Una macchina del tempo per visualizzare il passato

Costruire una macchina del tempo per vedere nel passato

Da qualche secolo che si parla, si legge e viene mostrato attraverso i film se è possibile viaggiare attraverso il tempo, se ne è parlato in vari libri di come fosse possibile costruire una macchina simile, utilizzando elementi naturali come i buchi neri oppure utilizzando materia esotica, ma nessuno ha mai pensato all’utilizzo di materiale concreto per poter realizzare la macchina del tempo.

Fin dalla sua pubblicazione la relatività di Einstein ha mostrato tra le sue equazioni che viaggiare nel tempo è possibile, non solo verso il futuro ma anche verso il passato. Alcuni film hanno cercato di mostrare come possa essere realizzabile un congegno o una legge fisica per poter viaggiare a ritroso nel tempo,: Avete mai visto il “l’uomo che visse nel futuro”? Ovvero the time macchine di H.G. Wells? In questo film viene mostrato un marchingegno realizzato da un inventore alquanto prolifero ed ingegnoso allo stesso tempo che realizza una macchina in grado di viaggiare sia verso il passato che verso il futuro, utilizzando in qualche modo una fonte energetica ancora poco conosciuta per quei tempi; che ad una prima analisi sembrerebbe energia elettromagnetica, ovvero campi magnetici in grado di alterare il tempo, infatti nel film si nota che la macchina rimane fissa in un luogo e che il tempo scorre attorno a lei.

La relatività ci dice che per poter viaggiare nel tempo verso il futuro, la cosa più semplice da fare è quella di muoversi, infatti ogni giorno della nostra vita ci muoviamo insieme al nostro pianeta attraverso lo spazio e ci spostiamo sempre verso il domani, non torniamo mai verso lo ieri e più viaggiamo veloce e più andiamo in avanti nel tempo. Se salissimo su una nave spaziale e facessimo un viaggio di andata e ritorno verso la stella più vicina a noi dopo il Sole, ovvero Alfa Centauri, che dista 4,3 anni luce circa con la nostra ipotetica nave spaziale possiamo viaggiare verso questa stella alla velocità della luce, per andare e tornare ci impiegheremmo circa 8,6 anni, al nostro ritorno ci troveremo sul nostro pianeta 8,6 anni nel futuro, sta di fatto che se volessimo viaggiare ancora più lontano nel futuro, dovremmo di conseguenza andare più lontano nello spazio.

Per viaggiare nel passato alcune cose invece cambiano. Il modo più semplice per viaggiare nel passato e quello di non “muoversi” infatti tutte le notti di bel tempo quando alziamo lo sguardo verso il cielo, senza accorgercene eseguiamo un viaggio verso il passato dell’universo. Quando guardiamo la luna infatti la vediamo nel passato come era 1,5 secondi fa, il Sole che vediamo tutte le mattine, lo vediamo come era 8 minuti e 30 secondi fa, Sirio la stella più luminosa del cielo la vediamo com’era 8 anni fa la galassia di Andromeda come era 2,2 milioni di anni fa, la galassia più lontana mai osservata la vediamo come era 13 miliardi di anni fa, anche noi quando al mattino dopo alzati ci guardiamo allo specchio alla distanza di 1,5 metri, non ci vedremo come siamo ora ma come eravamo 10 nano secondi fa. Percorrendo 30 cm al nanosecondo, la luce impiega 5 nanosecondi per andare dal vostro corpo allo specchio e altri 5 nanosecondi per compiere il tragitto inverso, quindi ogni volta che ci guardiamo allo specchio vediamo noi un po’ più giovani.

Tutto questo è dovuto, alla particolarità che la luce nonostante la sua altissima velocità si propaga nello spazio in moto relativamente lento per le dimensioni dell’universo, ed questo elemento che ci permette di realizzare una macchina del tempo in grado di osservare la nostra terra nel passato. Rimane ovvio dire che le osservazioni di questo genere hanno rilevanza solo da quando la macchina viene messa in funzione e non prima.

Grazie alla luce e alla sua velocità è possibile realizzare la prima macchina del tempo per visualizzare il passato, anche qui come esempio faccio riferimento ad un altro film chiamato Dejavu con Danzel Washinton. In quel film viene raccontata la storia di un poliziotto che cerca di ricostruire l’omicidio di una giovane donna, e in aiuto a questo delitto, un equipe governativa cerca di sperimentare una nuova macchina in grado di vedere il quantum temporale della Terra e dei suoi abitanti a distanza di pochi giorni nel passato, e grazie a questo congegno si riesce a risolvere il caso in questione. Oggi nel nostro tempo una macchina simile è possibile costruirla, ci vorrebbero comunque anni e un ingente quantità di denaro, ma la nostra odierna tecnologia ci permette di costruirla senza problemi.

Quali usi se ne possono fare di un simile congegno? Beh potrebbe essere visualizzato esattamente come nel film Dejavu, ovvero scrutare il passato per debellare il crimine. Ammetto che potrebbe anche essere una macchina in grado di spiare tutti noi il giorno dopo.

Per costruire una macchina simile dovremmo impegnare degli specchi ad angolo, si avete capito bene degli specchi, simili a quelli lasciati sulla Luna dagli astronauti, o simili a i catarifrangenti che vengono utilizzate ne fari posteriori delle automobili. Il loro funzionamento è alquanto semplice, un riflettore ad angolo è costituito da tre specchi disposti perpendicolarmente l’uno all’altro, come il pavimento e due pareti contigue che si incontrano nell’angolo di una stanza. Se si invia un raggio di luce verso un riflettore angolare, esso viene riflesso da una parete all’altra e infine dal pavimento per poi ritornare esattamente nella direzione di provenienza.

Spiegato il concetto di funzionamento dobbiamo decidere fino a dove volgiamo osservare la Terra nel passato, posizionare degli specchi alla distanza Terra-Luna, sarebbe inutile, vedremo solo 3 secondi indietro nel tempo.

Supponiamo allora di voler osservare la Terra fino ad un anno nel passato; per eseguire questa osservazione dovremmo inviare lo specchio ad una distanza di mezzo anno luce, e osservare questo specchio con un grande telescopio, ma quanto dovrà essere grande? Beh diciamo che se volessimo visualizzare particolari di 8 cm sulla Terra, lo specchio di questo telescopio dovrebbe avere un diametro almeno 40 volte quello solare, per poter osservare i dettagli verso lo specchio posto a mezzo anno luce di distanza. In questo modo l’impresa di costruire una macchina del tempo in visualizzazione risulterebbe impossibile. Ma anche qui la soluzione esiste ed è alla nostra portata.

Diciamo che il nostro scopo è quello di vedere il nostro passato ogni 20 minuti, in questo modo ci basterebbe posizionare sette specchi ma questa volta non ad angolo ma sette specchi piani o meglio concavi, ognuno di questi ad una distanza di 50 Mln di Km dalla Terra, l’ultimo di questi sette specchi dovrà distare dalla Terra soli 2000 Km.

Il diametro di ognuno dovrebbe essere di circa 15 mt, ora con un semplice calcolo vederemo il tempo della luce a percorre la distanza degli specchio.

formula tempo velocità

La macchina atta a catturare l’ultima immagine è un telescopio di 2,5 mt di diametro un telescopio pressoché simile al Hubble, avrebbe una risoluzione di circa 5 cm, eccone uno schizzo disegnato.

schema macchina del tempo

Diametro Angolare

Diametro angolare

Potere risolvente teorico

potere riloutivo teorico 1

potere risolutivo teorico2

Ripeto che in questo caso si tratta di uno schema semplice, e che gli specchi visualizzano solo la parte luminosa della Terra.

Il tutto comunque dovrebbe essere supportato da un sistema informatico notevole, in grado di immagazzinare tutte le informazioni provenienti dalla macchina, questa si che potrebbe essere effettivamente una sfida. Resta il fatto però che la macchina per vedere indietro nel tempo è fattibile.

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Pubblicato da appuntidiadam

Sistemista informatico, e grande appasionato di astronomia e fisica, ricercatore indipendente in cosmologia

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