Final Destination

Siamo tutti coscienti, quando improvvisamente per causa di un incidente perdiamo un conoscente o peggio un amico, a questo punto mi  chiedo quanto siamo fragili.

Quando attraverso la TV sentiamo notizie di incidenti mortali dedicati agli sport  motoristici o di cronaca,  tra i più clamorosi ricordo l’assassinio di JFK, i più recenti la morte di Senna, Simoncelli, Lady D. e altri. Tutti questi episodi, hanno avunto un fattore premonitore? Se si, scoprire questi fattori potrebbe far evitare queste spiacevoli conseguenze non naturali? Oppure come mostrava il film The Final Destination nessuno può scappare alla sua morte.

Un’esperienza personale molto triste della mia vita,  mi ha portato a pormi molti quesiti e ad effettuare delle ricerche su persone vicine alla morte, parlando con loro, mi raccontarono di vedere delle figure vicino ai loro capezzali, alcuni le indicano come benefiche, altre come spaventose. Mi ricordo che mio padre poco tempo prima che morisse, mi diceva spesso di vedere in un’angolo della stanza di ospedale  la presenza della Morte, più volte la mia risposta fu quella di tranquillizzarlo ma lui insisteva; mi ricordo che lo vidi piangere terrorizzato. Gli chiesi allora cosa effettivamente vedesse, la sua risposta, era quella di una figura dal brutto aspetto che lo attendeva li davanti a lui in piedi. Cose simili mi è capitato di sentire anche da altre persone nelle stesse condizioni. Avendo io una logica scientifica, inizialmente mi risposi che non erano altro che delle visioni procurate dalla mente che in quel momento rifiutava l’idea dell’avvicinarsi della morte, oppure in quei casi dove le persone dichiaravano di vedere vicino al proprio capezzale entità benefiche o parenti decenduti venuti per accompagnarli, questo, mi faceva pensare che la mente in questo caso accettava serenamente l’idea di decadere. E se cosi non fosse? Se veramente durante il nostro passaggio dalla vita alla morte al nostro capezzale, in uno stato di semi coscienza o una sorta ti pre estasi che ci porta verso la morte ci fosse veramente un “Caronte” che ci accompagna dall’altra parte della vita? Nessuno di noi lo sa per certo si possono solo fare delle congetture, d’altronde nessuno e mai tornato indietro a raccontare cosa c’è? le risposte sono solo due, la vita va avanti sotto un’altra forma oppure è tutto qui!

 Quando domenica ho visto quell’incidente in TV mi sono chiesto quando tutto ciò accade è possibile che ci siano dei segnali premonitori anche piccoli che preannunciano la tragedia? Probabilmente si, questi segnali si manifestano, probabilmente sono di piccola entità che possono passare inosservati, oppure si manifestano in maniera perfetta, avete presente la gornata perfetta dove nulla, ma proprio va storto e dove sempra che tutti sia in armonia con voi? forse questo potrebbe essere un avviso. Ma queste sono e rimarranno solo delle congetture, come può essere possibile stuidare questo “fenomeno” se nessuno di noi sa quando la morte sta per baciarlo, anche qui nessuno è mai tornato per farsi intervistare e nessuno è mai stato monitorato per un intera vita registrando ogni cosa che fa, quello che vede, le funzioni del cervello e del cuore in dati momenti, non so se un giorno si riuscirà a fare questo! E se ci si riuscisse, la morte ci inseguirebbe fino a che il fato non si compia o sorvolerebbe sopra ad un evento del genere e attenderebbe la causa naturale per venirci a prendere.

                                                                                                                                                                                                            Adam

Pubblicato da appuntidiadam

Sistemista informatico, e grande appasionato di astronomia e fisica, ricercatore indipendente in cosmologia

Una risposta a “Final Destination”

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