Clima una discussione mai risolta

Ogni volta che si sente parlare delle condizioni meteo dai media, questo suscita in noi delle preoccupazioni, infatti in questi ultimi anni il clima è cambiato e non di poco. E’ inutile che i cosiddetti esperti pagati dai governi ci dicano che sono situazioni che avvenivano anche in passato, e questo accade ormai spesso per esempio l’estate di quest’anno, non c’è dubbio che a confronto dell’estate scorsa sia stata un estate soleggiata, ma è anche vero che le temperature africane che sono state misurate nel nord Italia e addirittura nel nord Europa non sono temperature comuni e in passato a mia memoria non sono mai state registrate condizioni di questo genere. Questo non vale solo per il caldo torrido ma anche per le pioggia, anche qui non ricordo piogge così devastanti in grado di versare in una sola notte tant’acqua quanto due settimane di pioggia continua.

Tutto questo non fa altro che portare devastazioni a livello agricolo e non solo molte volte hanno causato grandi perdite di vite. Di solito diamo colpa al clima e la maggior parte di noi alza loceano-clima-correnti-320x234e spalle a questi cambiamenti, ma io voglio ricordare che le colpe sono solo ed esclusivamente dell’uomo, negli ultimi 100 anni abbiamo abusato con gli scarichi nocivi sia in atmosfera che nelle acque. Il famoso Protocollo di Kyoto è un trattato internazionale in materia ambientale riguardante il riscaldamento globale. Redatto l’11 dicembre 1997 nella città giapponese di Kyoto da più di 180 Paesi in occasione della “Conferenza COP3” della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). Il trattato è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica anche da parte della Russia (questo quanto citato su Wikipedia) nella realtà dei fatti sono pochissimi i paesi che stanno facendo veramente qualche cosa in merito, gli stessi Stati Uniti, che hanno fatto voce grossa per l’imbroglio di Volkswagen, sono tra i paesi più inquinanti del pianeta come la Cina lo stesso Giappone e altri tra loro c’è anche l’Italia. Ma cosa sta accadendo in realtà? Se siete curiosi e fate qualche ricerca su internet, alla voce clima, si noterà che esso è caratterizzato dalle famose correnti oceaniche di cui si parla tanto in alcuni film catastrofici (questi comunque sono di monito che però vengono visti si da tutti ma anche ignorati come eventi cinematografici). Nella realtà delle cose in tutto questo c’è un fondo di verità ed è questa. Le grandi correnti oceaniche, come la Corrente del Golfo, hanno un grane impatto sul clima. Queste correnti devono essere viste come il sistema cardio circolatorio del nostro pianeta, infatti esse permettono lo scambio di acque fredde con quelle calde e il cambio di salinità degli oceani ed è questo che provoca le situazioni climatiche, se questa circolazione viene alterata, tutto il sistema ne risente fino ad arrivare al collasso. In questi anni le temperature sono aumentate e questo provoca lo scioglimento della banchisa polare e dei ghiacciai, questo riversamento negli oceani di acqua dolce e fredda, desalinizza le acque raffreddando cosi le temperature degli stessi oceani che vanno ad influire sul clima rendendo le zone non tropicali  tropicale e quelle tropicali ancora più devastate da piogge intense e fortissimi uragani, destabilizzando così il clima ed è ciò che vediamo oggi. Ma questo non si ferma qui, se la corrente degli oceani dovesseUK-SNOW raffreddarsi ulteriormente, si rischia un arresto della circolazione (un po quello che accade quando un essere umano ha un infarto) e questo porta alla morte di esemplari vegetali che a loro volta interagiranno con quelle animali e alla fine con noi.

Ecco cosa potrebbe accadere in un futuro non molto lontano diciamo ancora 50-60 anni, molte zone del sud europa come per esempio il nostro paese, la Spagna la Grecia e altre entreranno in un processo di desertificazione, ovvero scarsità di acqua potabile, terreni secchi e non più coltivabili, mentre nel nord Europa inverni sempre più rigidi. Ancora una cosa se la corrente oceanica dovesse fermarsi si andrà incontro ad una nuova era glaciale non voluta dalla natura ma provocata dell’uomo stesso.

Non so se siamo ancora in tempo per formare questo processo o siamo ormai arrivati al punto di non ritorno, l’unico modo di saperlo è quello di aspettare, ma nel frattempo fermare nel tempo più immediato i rilasci in atmosfera e nelle acque di quelle sostanze che ne provocano il disfacimento del pianeta, di smetterla di pensare al proprio profitto perché se le cose vanno avanti cosi non ci sarà più profitto per nessuno.

Provate a pensare un posto cosi freddo dove ne elettricità e poi ne tanto mento gas per il riscaldamento non potranno essere più utilizzati perche il troppo freddo non ne permette l’utilizzo piomberemo indietro di secoli e qui chi ha tratto profitto sulle spalle del pianeta sara una persona uguale a tutti gli altri e cosa farà per scaldarsi, inizierà a bruciare i suoi soldi pur di avere un pò di fuoco.

Un saluto

Adam

Pubblicato da appuntidiadam

Sistemista informatico, e grande appasionato di astronomia e fisica, ricercatore indipendente in cosmologia

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